Passa ai contenuti

Denti del giudizio – perché spuntano e cosa fare

I denti del giudizio sono gli ultimi a spuntare e segnano la fine della nostra dentizione. Devono il loro nome al periodo in cui crescono, cioè tra i 18 e i 25 anni, periodo in cui si dovrebbe appunto “mettere giudizio”. Sono chiamati anche terzi molari oppure ottavi, perché sono l’ottavo dente di ogni emiarcata.

I denti del giudizio dovrebbero occupare l’ultima posizione di ogni semiarcata dentale e si identificano come terzo molare destro e sinistro inferiori e terzo molare destro e sinistro superiori.
I denti del giudizio normalmente sono quattro ma può succedere che ne compaia qualcuno in più (iperdonzia) o qualcuno in meno (ipodonzia).

I denti del giudizio sono gli ultimi a spuntare e segnano la fine della nostra dentizione. Devono il loro nome al periodo in cui crescono, cioè tra i 18 e i 25 anni, periodo in cui si dovrebbe appunto “mettere giudizio”. Sono chiamati anche terzi molari oppure ottavi, perché sono l’ottavo dente di ogni emiarcata.

I denti del giudizio dovrebbero occupare l’ultima posizione di ogni semiarcata dentale e si identificano come terzo molare destro e sinistro inferiori e terzo molare destro e sinistro superiori.
I denti del giudizio normalmente sono quattro ma può succedere che ne compaia qualcuno in più (iperdonzia) o qualcuno in meno (ipodonzia).

Dente del giudizio sintomi


La crescita dei denti del giudizio a volte può non dare alcun fastidio ma, soprattutto nel caso in cui non riescano ad uscire completamente dalla gengiva, provocando una pressione sui denti vicini, possono causare molto dolore.
I sintomi più comuni della crescita irregolare dei denti del giudizio sono:

 

  • Dolore che può coinvolgere anche i denti vicini e irradiarsi fino all’orecchio
  • Arrossamento e gonfiore della gengiva
  • Alitosi causata dalla gengivite
  • Difficoltà sia nella masticazione sia nell’aprire e chiudere la bocca
  • Ascessi gengivali o cisti che possono danneggiare il dente e i tessuti adiacenti
  • Mal di testa
  • Pericoronite, ovvero un’infiammazione del tessuto gengivale intorno al dente parzialmente incluso
  • Spostamento degli altri denti
  • Febbre


In presenza di questi sintomi vi consigliamo di contattare il vostro dentista di fiducia, solo lui infatti potrà dirvi se è il caso o meno di rimuovere i denti del giudizio.
Nel frattempo è consigliato usare un collutorio antibatterico e anti infiammatorio.


Dopo l’estrazione del dente del giudizio


Togliere i denti del giudizio è di per sé un’operazione, bisogna quindi seguire determinati comportamenti per evitare eventuali complicazioni.

 

  • • Il primo consiglio da seguire è quello di stare a riposo: dormire con la testa sollevata, utilizzando magari uno o due cuscini, aiuta a placare dolore e sanguinamento.
  • • Assumere farmaci antidolorifici e antinfiammatori, solo consigliati da un medico, prima che l’effetto dell’anestesia svanisca del tutto.
  • • Nelle prime ore dopo l'intervento si consiglia di tenere una borsa del ghiaccio (avvolta in un panno morbido) all'esterno della mascella, in linea con il sito dell'intervento. Rimuovere il ghiaccio dopo 10 minuti ed applicarlo nuovamente dopo un'altra decina di minuti.


Nei giorni successivi invece è molto importante seguire una corretta e attenta igiene orale.

  • Utilizzare dentifrici di qualità, non aggressivi, che proteggano denti e gengive.
  • La bocca va sciacquata delicatamente con collutori antibatterici per almeno un paio di settimane dall’intervento.
  • Spazzolare con estrema attenzione e delicatezza, nella zona dell’intervento. Preferire uno spazzolino con setole morbide.


Oltre all’igiene orale è importante anche prestare attenzione all’alimentazione. Bisogna preferire alimenti soffici come purè, polpette o zuppe, però non devono essere troppo caldi, meglio a temperatura ambiente. Evitare assolutamente fumo e alcolici almeno per una settimana dopo l’intervento.

Evitare anche di masticare cibi troppo duri nei tre giorni successivi all’intervento, come caramelle gommose, carne o gomme da masticare. Inoltre è importante non praticare sport ad altra intensità e a rischio contatto nella prima settimana di convalescenza.